Io sono figlio del mio mare, fui plasmato dall’onda: il Tirreno.

Vivo in un luogo sacro del supremo Tempo e dell’onnipotente Spazio e la loro fusione è dell’onniscenza infinito.

La divina Trinità ha creato le energie dal Positivo e del Negativo; questi hanno creato la Materia e l’Antimateria e la loro fusione ha dato vita all’Universo che è raffigurato nell’anima attraverso i sensi della vita.

Vivo con ARTE’ e la sua arte, dice: “Il bene che può fare del male e il male che può fare del bene, di seguire la lealtà e di abbandonare l’inlealtà”,

Custodisco insieme a Tempo (il divino ragno) i due elementi: Acqua e Fuoco, loro energie del pianeta Arco (il mondo incontaminato in simbiosi con il pianeta terra), vivono nella regione di Incontro che si trova parallelo con l’Europa, dove ARTE’ (di questo spazio tempo è la più bella figlia della dea Arte) è la regina. Alimentano questi le acque dei mari e i fuochi della Terra.

Nel verde prato della vallata Norcas il saggio ariete, mio consigliere scruta, mentre le coloratissime farfalle si librano dell’aria del terso cielo.

I due elementi scorrono paralleli verso valle fino ad incontrarsi, e né l’Acqua spegne il Fuoco, né il Fuoco consuma l’Acqua.

L’attraversar vita (il loro sentiero) abbisogna d’uomini che sappiano esser uomini, uomini puri.