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Arte Internazionale – Perché ricucire i tagli di Fontana

Arte Internazionale – Perché ricucire i tagli di Fontana

 

Da 1972 al 1976, su indicazioni sia mie che di Emilio Villa stesso, il giovane Santi Sindoni, artista siciliano, studente allora dell’istituto superiore d’arte del Castello Sforzesco a Milano, fece sua questa lezione e realizzò alcune opere particolarmente interessanti soprattutto nel contesto delle avanguardie, chiudendo i tagli con il filo trasparente da pesca.

Santi Sindoni dimostrava così di possedere appieno lo spazio, libero e cosmico, sviluppando il concetto di Fontana, riprendendo quanto disse Picasso: “L’amore dello spazio equivale all’amore della libertà”.

ROMA – Già negli anni ’70, mi interessavo di dare seguito, alla realizzazione artistica di Lucio Fontana, sia sul concetto spaziale, sia sull’azione comportamentale, a mio giudizio legato al taglio delle tele.

Infatti, l’artista realizzava dei fori, praticati sulla tela con le necessarie circonferenze che ne delimitavano lo spazio, atto creativo ispirato all’arte concettuale, in un momento in cui l’umanità era tesa alla conquista della Luna, che Fontana non riuscì a vivere, in quanto scomparso nel 1968.

Il taglio della tela rappresenta anche e soprattutto la cancellazione del supporto più comune, su cui dipingere.

Emilio Villa, precursore dell’avanguardia artistica del nostro Paese, e padre della critica, che ebbi l’onore di conoscere e frequentare fu determinante per la promozione di due grandi artisti, Lucio Fontana ed Alberto Burri.

Argomentando con Emilio Villa fummo d’accordo sulla necessità di sviluppare un processo di evoluzione sui tagli affinché venissero ricuciti ripristinando lo storico supporto della tela per la realizzazione e lo sviluppo dell’arte pittorica.

Da 1972 al 1976, su indicazioni sia mie che di Emilio Villa stesso, il giovane Santi Sindoni, artista siciliano, studente allora dell’istituto superiore d’arte del Castello Sforzesco a Milano, fece sua questa lezione e realizzò alcune opere particolarmente interessanti soprattutto nel contesto delle avanguardie, chiudendo i tagli con il filo trasparente da pesca.

Santi Sindoni dimostrava così di possedere appieno lo spazio, libero e cosmico, sviluppando il concetto di Fontana, riprendendo quanto disse Picasso: “L’amore dello spazio equivale all’amore della libertà“.

D’altronde il punto in cui una cosa si trasforma in un’altra è il vero protagonista dello spazio, come il presente è il vero protagonista del tempo.

Santi Sindoni, con questa operazione di ricucitura, come affermava Emilio Villa ha rappresentato l’armonia e l’opposizione tra l’io e l’universo, il macrocosmo ed il microcosmo, tra il taglio e la cucitura.

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